ATLANTE DELLE EMOZIONI UMANE. 156 EMOZIONI CHE HAI PROVATO, CHE NON SAI DI AVER di WATT SMITH TIFFANY
ATLANTE DELLE EMOZIONI UMANE. 156 EMOZIONI CHE HAI PROVATO, CHE NON SAI DI AVER  - WATT SMITH TIFFANY

ATLANTE DELLE EMOZIONI UMANE. 156 EMOZIONI CHE HAI PROVATO, CHE NON SAI DI AVER

WATT SMITH TIFFANY

UTET

24,00
  • Macrosettore: COUNSELING-E-RELAZIONI-D'AIUTO
  • Settore: PENSIERO-POSITIVO
  • Collana: UTET   nà 0
  • Data di pubblicazione: 24/04/17
  • Prezzo di listino: 24,00
  • Disponibilità: Non presente in libreria
  • Reperibilità: Reperibile in pochi giorni
  • ISBN: 9788851144586

Abstract / quarta di copertina

Siamo tutti in grado di riconoscere la differenza tra rabbia e paura, tra desiderio e invidia. Sappiamo anche che è meglio non confondere l'affetto con l'amore, il rimpianto con il rimorso, l'euforia con la felicità. Quello di cui non ci rendiamo conto, però, è che lo spettro delle emozioni umane è ancora più sfumato di così: esistono sensazioni che tutti noi abbiamo provato, stati d'animo molto precisi e inconfondibili, e a cui però spesso non abbiamo saputo dare un nome. Eppure in qualche angolo del mondo, in qualche lingua a noi ignota esiste una parola che li definisce: per esempio, solo gli inuit chiamano iktsuarpok il miscuglio di ansia, nervosismo, eccitazione e felicità che prova chi aspetta l'arrivo di ospiti a casa, o la risposta a una mail importante; per i finlandesi, kaukokaipuu è l'inspiegabile nostalgia per un posto dove non siamo mai stati; gli spagnoli chiamano vergüenza ajena l'imbarazzo empatico di chi assiste alle figuracce altrui. Tiffany Watt Smith attraversa storia, antropologia, scienza, arte, letteratura e musica in cerca delle espressioni con cui le culture di tutto il mondo hanno imparato a definire le proprie emozioni, e nel frattempo ci rivela come siano complesse e sorprendenti anche quelle che credevamo di conoscere bene. Di parola in parola veniamo risucchiati nel caleidoscopio di questo libro divertente, colto e curioso, metà enciclopedia e metà atlante, che mentre mappa le differenze affettive tra i popoli ci ricorda che proprio nell'universalità di ciò che proviamo ci scopriamo uguali.