PRIMA VOLTA CHE IL DOLORE MI SALVO' LA VITA. TESTO ISLANDESE A FRONTE (LA) di STEFANSSON JON KALMAN
PRIMA VOLTA CHE IL DOLORE MI SALVO' LA VITA. TESTO ISLANDESE A FRONTE (LA) - STEFANSSON JON KALMAN

PRIMA VOLTA CHE IL DOLORE MI SALVO' LA VITA. TESTO ISLANDESE A FRONTE (LA)

STEFANSSON JON KALMAN

IPERBOREA

17,50
  • Macrosettore: NARRATIVA
  • Settore: POESIA
  • Collana: GLI IPERBOREI. POESIA   nà 342
  • Data di pubblicazione: 01/09/21
  • Prezzo di listino: 17,50
  • Disponibilità: Non presente in libreria
  • Reperibilità: Reperibile in pochi giorni
  • ISBN: 9788870916423

Abstract / quarta di copertina

«Ho difficoltà a immaginarmi a scrivere narrativa. La forma poetica è la più adatta a me.» Così rispose Jón Kalman Stefánsson, al tempo dei suoi esordi da poeta, a chi gli chiedeva se avesse considerato la possibilità di cimentarsi nella narrativa. Alla luce della sua produzione successiva, fatta di svariati romanzi, tradotti e premiati in tutto il mondo, la risposta non può che strappare un sorriso. Eppure è anche molto vera: Stefánsson la poesia non l'ha mai abbandonata, l'ha nascosta nella prosa. E le tre raccolte comprese in questo volume - qui pubblicate con testo islandese a fronte - possono essere viste anche come una sorta di laboratorio espressivo per quello stile inconfondibile che riesce a essere lirico e prosaico, altissimo e leggero, disperato e ricco di humour allo stesso tempo. Le fonti d'ispirazione sono le più disparate: il sole che tramonta su Reykjavík, un incidente stradale, il martellante vociare delle radio libere, la morte di Elvis Presley, la fede incrollabile nelle parole smorzata solo dall'autoironia (... mi chiedi: / che cosa hai fatto oggi? / e ti porgo una poesia / che tu leggi in trenta secondi.). E poi la musica, l'altra grande passione, l'amore e la bellezza, le uniche forze capaci di rendere immortali anche le esistenze più precarie. Completa la raccolta una spassosa e irriverente autobiografia - umana e letteraria - dei suoi tormentati e squattrinati anni giovanili prima in provincia, con il lavoro sul peschereccio e in fabbrica, la scoperta rivoluzionaria della lettura, e poi i faticosi inizi della carriera di poeta nella Reykjavík del secolo scorso, meno cool di quella di oggi, ma forse più autentica.