ATTI LINGUISTICI. SAGGI DI FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO di SEARLE JOHN ROGERS
ATTI LINGUISTICI. SAGGI DI FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO - SEARLE JOHN ROGERS

ATTI LINGUISTICI. SAGGI DI FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO

SEARLE JOHN ROGERS

BOLLATI BORINGHIERI

17,50
  • Macrosettore: SCIENZE-UMANE-COMUNICAZIONE
  • Settore: FILOSOFIA-LINGUAGGIO
  • Collana: UNIVERSALE BOLLATI BORINGHIERI-S. SCIENT.   nà 575
  • Data di pubblicazione: 15/01/09
  • Prezzo di listino: 17,50
  • Disponibilità: Non presente in libreria
  • Reperibilità: Reperibile in pochi giorni
  • ISBN: 9788833919492

Abstract / quarta di copertina

Parlare - l'avevano già detto Wittgenstein e Austin - è essenzialmente un modo di agire: allora l'unità fondamentale nello studio del linguaggio sono gli atti che si compiono parlando, gli atti linguistici. Ma quali sono le regole caratteristiche di questa forma di comportamento? Ed è possibile esplicitarle in modo sistematico? Dare una risposta affermativa e dimostrarla significa che, contro ogni apparenza, lo studio degli atti linguistici appartiene alla 'langue' e non alla 'parole'. L'impresa è possibile partendo dall'atto linguistico per eccellenza, l'illocuzione, cioè l'azione che si compie "nel" dire qualcosa, ad esempio facendo una promessa. Per Searle - che non ama i confini delle discipline - la filosofia del linguaggio è, in definitiva, un ramo della filosofia della conoscenza: deve studiare il problema dei rapporti tra mente e corpo, il problema del rapporto che intercorre tra le parole e la realtà.

Il pi? importante contributo alla riflessione critica sul linguaggio. Parlare ?l?vevano gi? detto Wittgenstein e Austin ?? essenzialmente un modo di agire: allora l?nit? fondamentale nello studio del linguaggio sono gli atti che si compiono parlando, gli atti linguistici. Ma quali sono le regole caratteristiche di questa forma di comportamento? Ed ? possibile esplicitarle in modo sistematico? Dare una risposta affermativa e dimostrarla significa che, contro ogni apparenza, lo studio degli atti linguistici appartiene alla langue e non alla parole. L?mpresa ? possibile partendo dall?tto linguistico per eccellenza, l?llocuzione, cio? l?zione che si compie ?el?dire qualcosa, ad esempio facendo una promessa. Per Searle ?che non ama i confini delle discipline ?la filosofia del linguaggio ?, in definitiva, un ramo della filosofia della conoscenza: deve studiare il problema dei rapporti tra mente e corpo, il problema del rapporto che intercorre tra le parole e la realt?. ¥ John R. Searle (Denver, 1932) ha studiato filosofia a Oxford ed ? docente di Filosofia della mente e del linguaggio a Berkeley. Come filosofo del linguaggio si ? occupato della teoria del significato, con lavori di grande profondit? che hanno influenzato la ricerca linguistica contemporanea. Tra le sue opere tradotte in italiano: Dell?ntenzionalit? (Bompiani, Milano 1985), Mente, cervello, intelligenza (ivi, 1988), Il mistero della coscienza (Cortina, Milano 1998), Mente, linguaggio, societ?. La filosofia nel mondo reale (ivi, 2000), La razionalit? dell?zione (ivi, 2003), La mente (ivi, 2005), Libert? e neurobiologia. Riflessioni sul libero arbitrio, il linguaggio e il potere politico (Bruno Mondadori, Milano 2005), La costruzione della realt? sociale (Einaudi, Torino 2006), Occidente e multiculturalismo (Il Sole-24 Ore, Milano 2008).