VOLEVO ESSERE UNA FARFALLA. COME L'ANORESSIA MI HA INSEGNATO A VIVERE di MARZANO MICHELA
VOLEVO ESSERE UNA FARFALLA. COME L'ANORESSIA MI HA INSEGNATO A VIVERE - MARZANO MICHELA

VOLEVO ESSERE UNA FARFALLA. COME L'ANORESSIA MI HA INSEGNATO A VIVERE

MARZANO MICHELA

MONDADORI

11,50
  • Macrosettore: PSICOTERAPIA-INFANZIA-E-ADOLESCENZA
  • Settore: DISTURBI-ALIMENTARI
  • Collana: OSCAR BESTSELLERS   nà 0
  • Data di pubblicazione: 01/11/19
  • Prezzo di listino: 11,50
  • Disponibilità: Non presente in libreria
  • Reperibilità: Reperibile in pochi giorni
  • ISBN: 9788804724483

Abstract / quarta di copertina

Michela Marzano è un'affermata filosofa e scrittrice, un'autorità negli ambienti della società culturale parigina. Dalla prima infanzia a Roma alla nomina a professore ordinario all'università di Parigi, passando per una laurea e un dottorato alla Normale di Pisa, la sua vita si è svolta all'insegna del "dovere". Un diktat, però, che l'ha portata negli anni a fare sempre di più, sempre meglio, cercando di controllare tutto. Una volontà ferrea, ma una costante violenza sul proprio corpo. "Lei è anoressica" le viene detto da una psichiatra quando ha poco più di vent'anni. "Quando finirà questa maledetta battaglia?" chiede lei anni dopo al suo analista. "Quando smetterà di volere a tutti i costi fare contente le persone a cui vuole bene" le risponde. E ha ragione, solo che è troppo presto. Non è ancora pronta a intraprendere quel percorso interiore che la porterà a fare la pace con se stessa. "L'anoressia non è come un raffreddore. Non passa così, da sola. Ma non è nemmeno una battaglia che si vince. L'anoressia è un sintomo. Che porta allo scoperto quello che fa male dentro. [...] Oggi ho quarant'anni e tutto va bene. Perché sto bene. Cioè... sto male, ma male come chiunque altro. Ed è anche attraverso la mia anoressia che ho imparato a vivere. Anche se le ferite non si rimarginano mai completamente. In questo libro racconto la mia storia. Pensavo che non ne avrei mai parlato, ma col passare degli anni parlarne è diventata una necessità." (L'autrice).