MADRI E FIGLIE TRA IDENTITA E DIFFERENZA(E). PROSPETTIVE TEORICO-CLINICHE IN UN di GALLERANO B. (CUR.); ALBANI A. (CUR.)
MADRI E FIGLIE TRA IDENTITA E DIFFERENZA(E). PROSPETTIVE TEORICO-CLINICHE IN UN  - GALLERANO B. (CUR.); ALBANI A. (CUR.)

MADRI E FIGLIE TRA IDENTITA E DIFFERENZA(E). PROSPETTIVE TEORICO-CLINICHE IN UN

GALLERANO B. (CUR.); ALBANI A. (CUR.)

FRANCO ANGELI

19,00
  • Macrosettore: PSICOANALISI-E-PSICOTER.ANALITICHE
  • Settore: PSICOLOGIA-ANALITICA
  • Collana: PSICOTERAPIE   nà 361
  • Data di pubblicazione: 02/09/24
  • Prezzo di listino: 19,00
  • Disponibilità: Disponibile in libreria
  • Reperibilità:
  • ISBN: 9788835161424

Abstract / quarta di copertina

<DescrizioneBreve>Questo volume vuole parlare agli psicoterapeuti e a tutti coloro che nella pratica clinica quotidiana si confrontano con il mondo delle relazioni familiari: la coppia, i genitori, la relazione madre figlia/o e i legami allargati. Questo volume, che nasce come precipitato del lavoro di un gruppo di ricerca teorico-clinico condotto da Bianca Gallerano presso il Centro Italiano di Psicologia Analitica di Roma, vuole parlare agli psicoterapeuti e a tutti coloro che nella pratica clinica quotidiana si confrontano con il mondo delle relazioni familiari: la coppia, i genitori, la relazione madre-figlia e i legami allargati. Chi si occupa di questi temi, infatti, si trova spesso solo, con tutta la responsabilità etica della cura che ne consegue, a fare fronte alla bruta sofferenza che accompagna la relazione con il paziente. Il senso di solitudine e l'energia impiegata per rendere dicibile tale esperienza sono indissolubilmente intrecciati tra loro e non sempre è facile trovare lo spazio adeguato per la necessaria elaborazione. Assumendo come coordinate di riferimento quelle della psicologia analitica junghiana, le autrici propongono, quindi, ognuna con la propria impronta narrativa, una profonda riflessione attraverso differenti setting, da quello individuale a quello istituzionale che, intersecando più piani di osservazione, cerca di restituire tutta la complessità del lavoro che il clinico è chiamato ad affrontare e di portare sul piano della pensabilità analitica le dimensioni teoriche e affettive elicitate da storie complesse e pregne di sofferenza.