FRANCOISE DOLTO. IL CORPO COME TEATRO DEL DESIDERIO di FERRARIO ERICA
FRANCOISE DOLTO. IL CORPO COME TEATRO DEL DESIDERIO - FERRARIO ERICA

FRANCOISE DOLTO. IL CORPO COME TEATRO DEL DESIDERIO

FERRARIO ERICA

FELTRINELLI

15,00
  • Macrosettore: NARRATIVA
  • Settore: BIOGRAFIE-AUTOBIOGRAFIE
  • Collana: EREDI   nà 0
  • Data di pubblicazione: 31/03/22
  • Prezzo di listino: 15,00
  • Disponibilità: Disponibile in libreria
  • Reperibilità:
  • ISBN: 9788807227240

Abstract / quarta di copertina

<DescrizioneBreve>Una mappa del pensiero rivoluzionario di una grande psicoanalista infantile. Il racconto di una vita che si fa pratica clinica e di una pratica che si fa teoria. Françoise Dolto è stata una personalità di rilievo nel panorama intellettuale francese del suo tempo; ha goduto di una certa fama, è stata amata e osteggiata, esaltata e detestata, mentre oggi rischia di essere dimenticata o fraintesa e ridotta a stereotipi. È stata medico, pediatra, psicoanalista, psicoanalista infantile, ma anche, secondo la definizione che lei stessa ha formulato nel corso della sua travagliata infanzia, "medico dell'educazione". Si è lasciata interrogare dai problemi dei bambini, lavorando con una inesausta determinazione a intrecciare pratica clinica e speculazione teorica, nutrendo la prima con la seconda e viceversa. Ha ripreso e ripensato in modo originale il concetto di "desiderio" e ha formulato l'enigmatica idea di "immagine inconscia del corpo", che costituisce il fil rouge di tutto il suo pensiero. In Dolto coesistono elementi diversi che ne rendono difficile una lettura unilaterale: impegnata in opere di prevenzione a livello sociale e in sperimentazioni pionieristiche e rivoluzionarie in ambito scolastico e educativo, è stata anche un'attenta rilettrice di Freud; non ha mai fatto mistero della sua fede e dell'intreccio fra questa e il modo di intendere e affrontare il proprio lavoro. Questo volume è una mappa della sua vita e della sua opera, dalla quale Dolto emerge come una pensatrice creativa e visionaria, che ha ancora molto da dire al nostro presente. Raccogliere la sua eredità è una sfida umana, teorica e politica.