SIRIO. TRE SEMINARI SULLA COSMOLOGIA ARCAICA di SANTILLANA GIORGIO DE; DECHEND HERTHA VON; D'ONOFRIO S. (CUR.)
SIRIO. TRE SEMINARI SULLA COSMOLOGIA ARCAICA - SANTILLANA GIORGIO DE; DECHEND HERTHA VON; D'ONOFRIO S. (CUR.)

SIRIO. TRE SEMINARI SULLA COSMOLOGIA ARCAICA

SANTILLANA GIORGIO DE; DECHEND HERTHA VON; D'ONOFRIO S. (CUR.)

ADELPHI

13,00
  • Macrosettore: SCIENZE-UMANE-COMUNICAZIONE
  • Settore: FILOSOFIA-SCIENZA
  • Collana: PICCOLA BIBLIOTECA ADELPHI   nà 747
  • Data di pubblicazione: 30/01/20
  • Prezzo di listino: 13,00
  • Disponibilità: Disponibile in libreria
  • Reperibilità:
  • ISBN: 9788845934445

Abstract / quarta di copertina

Durante la stretta collaborazione che condusse alla stesura del «Mulino di Amleto», Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend raccontarono in varie conferenze le scoperte sensazionali che andavano via via facendo. Sepolti in sedi editoriali difficilmente accessibili, i testi di alcuni di quegli interventi sono ora qui raccolti, e consentono al lettore di gettare uno sguardo nell'incomparabile fucina di idee da cui uscirà la loro opera capitale: «l'importanza unica» di Sirio - la più luminosa delle stelle fisse, che per più di 3000 anni sembrò non essere affetta dalla Precessione degli Equinozi - nelle antiche civiltà di tutto il mondo, da Babilonia alla Grecia, dal Medio Oriente iranico all'India, dalla Cina alla Polinesia; il «sistema di misure normate» posto a fondamento della cultura superiore arcaica, dove lunghezza, capacità e peso, strettamente collegati, sono derivati dalle uniche misure «assolute» esistenti in natura: lo scorrere del tempo e gli intervalli armonici; infine, il «mutare delle mode in storiografia», a partire dal caso esemplare del soggiorno di Eudosso in Egitto. In un percorso dalle mille ramificazioni, queste pagine ci offrono una porta d'accesso a quel pensiero arcaico in cui il rigore della Scienza, fondato su numerus, pondus et mensura, parlava ancora il linguaggio tecnico quanto immaginifico del Mito - e contribuiscono a farci rivalutare « quei nostri remotissimi antenati che crearono proprio le civiltà superiori».