LEGGENDA DELL'ARTISTA. UN SAGGIO STORICO (LA) di KRIS ERNST; KURZ OTTO
LEGGENDA DELL'ARTISTA. UN SAGGIO STORICO (LA) - KRIS ERNST; KURZ OTTO

LEGGENDA DELL'ARTISTA. UN SAGGIO STORICO (LA)

KRIS ERNST; KURZ OTTO

BOLLATI BORINGHIERI

27,00
  • Macrosettore: PSICOANALISI-E-PSICOTER.ANALITICHE
  • Settore: PSICOLOGIA-ARTE
  • Collana: SAGGI. ARTE E LETTERATURA   nà 0
  • Data di pubblicazione: 06/11/98
  • Prezzo di listino: 27,00
  • Disponibilità: Disponibile in libreria
  • Reperibilità:
  • ISBN: 9788833911274

Abstract / quarta di copertina

In un libro che avrebbe fatto la delizia di Teofrasto, tanto ricca è la documentazione aneddotica che la sostanzia, Kris e Kurz si mettono sulle tracce dei caratteri genetici e determinativi della figura dell'artista, non solo nella civiltà occidentale, trovando nelle varie epoche e paesi consonanze sorprendenti. Campo d'indagine e banco di prova dell'analisi è appunto la tradizione aneddotica, che per l'Occidente risale almeno a Duride di Samo, discepolo di Teofrasto, e scende fino alle grandi raccolte biografiche settecentesche. Una tradizione che - mostrano gli autori - si svolge intorno ad alcuni poli fondamentali, ove si tendono a mettere in luce ben determinati aspetti della vita e della personalità dell'artista: umile origine, intervento di un caso fortunato, autodidattismo nativo, estro incontenibile. L'artista è anzitutto un "enfant prodige" baciato dalla sorte, estraneo ma innalzato dal basso al sommo della piramide sociale. E la sua è la vita bizzarra, trasgressiva di un bizzoso: che sceglie a volte la miseria, e a volte è adulato dai potenti; dipinge assorto nelle città assediate e s'immerge in zuffe coi rivali, in beffe al pubblico; è geloso delle sue opere e per un nulla le distrugge; lavora con foga incredibile, come Tintoretto, o si adagia nella contemplazione, come Leonardo. Insomma, la vita di un personaggio da leggenda che, nella varietà e imprevedibilità delle sue reazioni, racchiude e cristallizza il mistero di quella particolarissima forma di magia che è la creazione d'immagini.

In un libro che avrebbe fatto la delizia di Teofrasto, tanto ricca è la documentazione aneddotica che la sostanzia, Kris e Kurz si mettono sulle tracce dei caratteri genetici e determinativi della figura dell'artista, non solo nella civiltà occidentale, trovando nelle varie epoche e paesi consonanze sorprendenti. Campo d'indagine e banco di prova dell'analisi è appunto la tradizione aneddotica, che per l'Occidente risale almeno a Duride di Samo, discepolo di Teofrasto, e scende fino alle grandi raccolte biografiche settecentesche. Una tradizione che - mostrano gli autori - si svolge intorno ad alcuni poli fondamentali, ove si tendono a mettere in luce ben determinati aspetti della vita e della personalità dell'artista: umile origine, intervento di un caso fortunato, autodidattismo nativo, estro incontenibile. L'artista è anzitutto un "enfant prodige" baciato dalla sorte, estraneo ma innalzato dal basso al sommo della piramide sociale. E la sua è la vita bizzarra, trasgressiva di un bizzoso: che sceglie a volte la miseria, e a volte è adulato dai potenti; dipinge assorto nelle città assediate e s'immerge in zuffe coi rivali, in beffe al pubblico; è geloso delle sue opere e per un nulla le distrugge; lavora con foga incredibile, come Tintoretto, o si adagia nella contemplazione, come Leonardo. Insomma, la vita di un personaggio da leggenda che, nella varietà e imprevedibilità delle sue reazioni, racchiude e cristallizza il mistero di quella particolarissima forma di magia che è la creazione d'immagini. Ernst Kris (1900-1957), storico d'arte e direttore di una sezione del Kunsthistorisches Museum di Vienna, a trent'anni si avvicinò alla psicoanalisi e su proposta dello stesso Freud fu nominato direttore della rivista «Imago». Emigrato nel 1938, prima a Londra e poi a New York si dedicò all'insegnamento della psicoanalisi. Tra le sue opere disponibili in italiano "Ricerche psicoanalitiche sull'arte" (Einaudi, 1988). Otto Kurz (19o8-1975), formatosi a Vienna alla scuola di Julius van Schlosser, con l'avvento del nazismo emigrò in Inghilterra dove divenne bibliotecario del Warburg Institute di Londra. Tra le sue opere tradotte in italiano: "Falsi e falsari" (Neri Pozza, 1961, 1996, 2a ed.).