PENSARE IN IMMAGINI. E ALTRE TESTIMONIANZE DELLA MIA VITA DI AUTISTICA di GRANDIN TEMPLE
PENSARE IN IMMAGINI. E ALTRE TESTIMONIANZE DELLA MIA VITA DI AUTISTICA - GRANDIN TEMPLE

PENSARE IN IMMAGINI. E ALTRE TESTIMONIANZE DELLA MIA VITA DI AUTISTICA

GRANDIN TEMPLE

ERICKSON

18,50
  • Macrosettore: DISABILITA'-AUTISMO-DSA-SCUOLA
  • Settore: AUTISMO
  • Collana: CAPIRE CON IL CUORE   nà 0
  • Data di pubblicazione: 03/04/06
  • Prezzo di listino: 18,50
  • Disponibilità: Disponibile in libreria
  • Reperibilità:
  • ISBN: 9788879468640

Abstract / quarta di copertina

Attraverso questo racconto-saggio "dall'interno" dell'autismo, l'autrice fornisce un documento umano nel quale apre una finestra sulla vita e sull'interiorità, cognitiva ed emotiva, delle persone autistiche. Senza tingere di rosa l'autismo, né minimizzare quanto esso l'abbia esclusa, dalla compagnia, dai piaceri, dalle gratificazioni e dalle possibilità che per molti di noi possono costituire buona parte di quella che chiamiamo "vita", l'autrice delinea un quadro ben diverso dalle immagini che la parola "autismo" comunemente evoca.

Con questo racconto-saggio «dall’interno» del suo autismo, Temple Grandin — affermata studiosa di Scienze del comportamento animale e autorevole personalità nel campo dell’autismo — fornisce un documento umano davvero unico e affascinante. Nelle pagine di questo libro l’autrice apre una finestra sulla sua vita con l’autismo e — integrando la sua esperienza con quella di altri autistici e con i dati della letteratura scientifica indaga le peculiarità del vissuto interiore, della cognizione e delle emozioni delle persone con questa sindrome. Scoprire, nell’autismo, spiccate abilità di pensiero visivo e associativo permette di gettare una nuova luce su questo disturbo e di individuare possibili strade per migliorare la qualità della vita di chi ne soffre. Una lettura preziosissima e ricca di spunti per genitori, insegnanti, psicologi, educatori, e per tutti coloro che, in un modo o nell’altro, sono a contatto con l’autismo e con le sue «zone d’ombra».