DISTURBI PSICHICI NELLA GLOBALIZZAZIONE. DALLA CRISI DEL CAMPO FAMILIARE AI SIST di COMELLI FRANCESCO
DISTURBI PSICHICI NELLA GLOBALIZZAZIONE. DALLA CRISI DEL CAMPO FAMILIARE AI SIST - COMELLI FRANCESCO

DISTURBI PSICHICI NELLA GLOBALIZZAZIONE. DALLA CRISI DEL CAMPO FAMILIARE AI SIST

COMELLI FRANCESCO

FRANCO ANGELI

19,00
  • Macrosettore: PSICHIATRIA
  • Settore: ETNOPSICHIATRIA
  • Collana: PSICOTERAPIE   nà 251
  • Data di pubblicazione: 20/03/15
  • Prezzo di listino: 19,00
  • Disponibilità: Disponibile in libreria
  • Reperibilità:
  • ISBN: 9788891711861

Abstract / quarta di copertina

Questo testo, rivolto a studenti universitari, psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti, psichiatri, riflette sul rapporto fra la crisi dei contenitori del soggetto e i suoi disagi psichici: la crisi del campo familiare e la sfiducia nelle ideologie hanno favorito una massificazione della persona che assume in toto gli stati mentali di massa, che allontanano il "negativo" o le esperienze soggettive, per identificarsi in inautentico tutto "positivo". La rimozione del concetto di morte, grazie ad un'ipertrofia tecnoscientifica, lascia la persona incapace di sapere perché soffre o tuttalpiù la spinge a trovare "farmaci" da cui dipendere per difendersi dal dolore ritenuto inaffrontabile. Le esperienze di gruppi di genitori, gruppi multifamiliari, gruppi équipe, gruppi allargati istituzionali (Large Group), sedute di gruppo monosintomatico per pazienti anoressico-bulimiche presenti nel testo danno conto di uno studio della crisi della famiglia. Con una costante attenzione al rapporto tra psicopatologia e cultura - anche grazie a una pluralità di riferimenti (da Bion a Pasolini e Gaber) - l'autore propone esperienze cliniche di sistemi di cura innovativi, volti a trasformare il dolore e l'autodistruttività, spesso trasmessi fra generazioni consciamente o inconsciamente, in una crescita e in un confronto fra gli "altri" provenienti da altre culture e "noi" occidentali.

ISBN: 9788891711861 - Questo testo, rivolto a studenti universitari, psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti, psichiatri, riflette sul rapporto fra la crisi dei contenitori del soggetto e i suoi disagi psichici: la crisi del campo familiare e la sfiducia nelle ideologie hanno favorito una massificazione della persona che assume in toto gli stati mentali di massa, che allontanano il "negativo" o le esperienze soggettive, per identificarsi in inautentico tutto "positivo". La rimozione del concetto di morte, grazie ad un'ipertrofia tecnoscientifica, lascia la persona incapace di sapere perché soffre o tuttalpiù la spinge a trovare "farmaci" da cui dipendere per difendersi dal dolore ritenuto inaffrontabile. Le esperienze di gruppi di genitori, gruppi multifamiliari, gruppi équipe, gruppi allargati istituzionali (Large Group), sedute di gruppo monosintomatico per pazienti anoressico-bulimiche presenti nel testo danno conto di uno studio della crisi della famiglia. Con una costante attenzione al rapporto tra psicopatologia e cultura - anche grazie a una pluralità di riferimenti (da Bion a Pasolini e Gaber) - l'autore propone esperienze cliniche di sistemi di cura innovativi, volti a trasformare il dolore e l'autodistruttività, spesso trasmessi fra generazioni consciamente o inconsciamente, in una crescita e in un confronto fra gli "altri" provenienti da altre culture e "noi" occidentali. Francesco Comelli, psichiatra, psicoanalista SPI, membro IPA, didatta dell'Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo (IIPG), svolge attività psichiatrica, psicoanalitica e psicoterapica individuale e di gruppo. È stato direttore della scuola IIPG di Milano e ha lavorato presso istituzioni e come consulente per la Riforma Psichiatrica per il Governo Greco. Docente di Etnopsicopatologia all'Università degli Studi "Carlo Bo" di Urbino, è attualmente direttore scientifico dell'ABA (Associazione Studio e Ricerca Anoressia e Bulimia).