TRENI DI CARTA. L'IMMAGINARIO IN FERROVIA: L'IRRUZIONE DEL TRENO NELLA LETTERATU

Abstract / quarta di copertina

Dall'irruzione della vaporiera nelle letterature romantiche europee all'esaltazione futurista che fa del treno uno dei simboli della modernità, la ricerca di Ceserani offre, attraverso l'analisi di una scelta di testi delle letterature europee, una ricostruzione dell'immaginario individuale e collettivo.

Gli storici della società hanno prodotto numerosi libri in cui si studia l’impatto della costruzione delle ferrovie sul mondo agrario tradizionale; alcuni storici della cultura hanno studiato gli effetti più vistosi dell’irruzione del treno sulle abitudini di vita e sui ritmi di lavoro delle popolazioni europee e americane; alcuni storici dell’immaginario e della letteratura hanno anche studiato l’effetto della nuova presenza della ferrovia nella rappresentazione del paesaggio e di quella della stazione nella rappresentazione della città. Ma studi del genere – fino alla pubblicazione della prima edizione di questo libro (1993) – erano inesistenti nel nostro paese, non solo per lo scarso interesse degli studiosi italiani di storia letteraria per le ricerche tematiche, ma anche perché il tema del treno nella letteratura italiana dell’Ottocento è complessivamente assai raro. Segno del prevalere in Italia della tendenza degli intellettuali e dei poeti a cercare rifugio in un paesaggio idilliaco, nostalgico, passatista. Remo Ceserani insegna Letterature comparate all'Università di Bologna. Autore, con Lidia De Federicis, di un fortunato manuale di letteratura ("Il materiale e l'immaginario", Loescher 1979-96), ha pubblicato tra l'altro: "Viaggio in Italia del dottor Dappertutto", "Il fantastico" (entrambi presso il Mulino, 1996) e "Guida allo studio della letteratura" (Laterza, 1999).